Novità del decreto crescita

DECRETO CRESCITA Misure urgenti per la crescita economica (decreto-legge)

Il 04 Aprile il Consiglio dei Ministri,, ha approvato un decreto-legge che introduce misure urgenti per la crescita economica.
Il testo prevede, in particolare, sgravi e incentivi fiscali, disposizioni per il rilancio degli investimenti privati, incentivi per la valorizzazione edilizia, una rivisitazione del “sisma bonus”, modifiche alla disciplina degli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico, misure di sostegno allo sviluppo dell’attività dei liberi professionisti. Per quanto riguarda la materia edilizia si implementano gli incentivi rispetto a quanto già introdotto dalla legge di bilancio. Il fine è la promozione del rinnovamento del patrimonio edilizio esistente ed in generale dell’edilizia stessa, motore trainante dell’economia.
In a previsione nuove dismissioni immobiliari di beni appartenenti ad enti territoriali.

Investimenti in beni strumentali per i titolari di reddito d’impresa, arti e professioni

Investimenti in beni strumentali per i titolari di reddito d'impresa, arti e professioniMaggiorazione del 30% dell’ammortamento per gli investimenti in beni strumentali nuovi, fino a 2,5 milioni di euro, (esclusi i veicoli e gli altri mezzi di trasporto) effettuati da professionisti e imprese e quindi la reintroduzione del super ammortamento al 130% per i titolari di reddito d’impresa, arti e professioni che effettuano investimenti in beni strumentali nuovi.

Incentivi valorizzazione edilizia

Incentivi valorizzazione ediliziaValorizzazione edilizia, in particolare, sino al 31 dicembre 2021 per i trasferimenti di interi fabbricati a favore di imprese di costruzione o ristrutturazione immobiliare che, entro i successivi dieci anni, provvedano alla loro demolizione e ricostruzione, anche con variazione della volumetria, e alla loro alienazione, si applicano le imposte di registro, ipotecaria e catastale nella misura fissa di 200 euro ciascuna.

Estensione Sismabonus

Sismabonus Sismabonus con l’estensione alle zone 2 e 3 del bonus previsto solo per gli edifici in zona 1 dalla legge 3 agosto 2013. Chi comprerà un immobile in un edificio demolito e ricostruito, situato in una zona a rischio 1, 2 o 3, potrà ottenere una detrazione pari al 75% del prezzo se dalla realizzazione degli interventi deriva una riduzione del rischio sismico che determini il passaggio ad una classe di rischio inferiore, o dell’85% se si ottiene invece il passaggio a due classi di rischio inferiore.

Incentivi per interventi di efficienza energetica e rischio sismico

Incentivi per interventi di efficienza energetica e rischio sismico Modifiche agli incentivi per gli interventi di efficienza energetica e rischio sismico. Secondo quanto riportato dal decreto, il soggetto avente diritto alle detrazioni può optare di ricevere il contributo sotto forma di sconto sul corrispettivo spettante anticipato dal fornitore che ha effettuato l’intervento e a quest’ultimo verrà rimborsato sotto forma di credito d’imposta di pari ammontare, da utilizzare in compensazione in cinque quote annuali di pari importo, senza l’applicazione dei limiti di compensabilità. Ciò però ha scatenato parecchi malcontenti in quanto ne usufruirebbero soltanto le imprese operanti nel settore dell’energia dotate di sufficiente capienza fiscale ad assorbire i crediti fiscali trasferiti.

Semplificazioni in materia di edilizia privata

Semplificazioni in materia di edilizia privata Beni CulturaliPer il 2019 e il 2020 i lavori di edilizia privata sui beni culturali potranno essere realizzati con il silenzio assenso della Soprintendenza, nel caso in cui l’autorizzazione non venga rilasciata entro 90 giorni dalla ricezione della richiesta. Continuerà ad essere applicata la sospensione del termine di conclusione del procedimento nel caso in cui la Soprintendenza chieda chiarimenti e integrazioni.

Cessione del credito dei condomini in 5 anni

I condòmini potranno cedere ai fornitori la detrazione per gli interventi agevolati con eco e sismabonus. L’impresa dovrà riconoscere uno sconto fisso pari alla detrazione e potrà recuperare il credito in cinque anni, a differenza dei dieci attualmente previsti.

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