I rapporti illuminanti

Tra i requisiti di conformità igienico sanitaria ci sono anche i rapporti illuminanti oltre ai rapporti aeranti già trattati.

Anche in questo caso  la norma vuole assicurare un’adeguata illuminazione dei locali al fine di garantire un comfort agli occupanti degli immobili. Il requisito di illuminazione naturale non è sempre richiesto, esso dipende dalla funzione del locale. Innanzitutto la norma è molto specifica per gli ambienti residenziali. Per i luoghi di lavoro la norma consente deroghe ad esempio negli uffci dove l’estensione dei locali sia elevata è consentito il raggiungimento dell’illuminazione minima tramite illuminazione artificiale.

Entrando nel vivo del calcolo anche in questo caso il termine rapporto indica un confronto ed in particolare tra: la superficie del locale per il quale si st effettuando la verifica e e la superficie illuminante utile.

Nel caso della Lombardia il Regolamento Locale di Igiene Tipo nel titolo III disciplina le modalità di calcolo. E’ ovvio che non tutte le parti di una finestra concorrano a contribuire alla stessa quantità di luce.

Nell’immagine qui di seguito si riporta un esempio di calcolo di una finestra delle dimensioni pari a 130 cm per 240 cm di altezza, la cui illuminazione è ostacolata da un aggetto di sporgenza pari a mt. 2.

Il calcolo prevede la seguente formula:

SI =lunghezza finestra x (b+1/3°)

Dove Si= a superficie illuminante

a= l/2 – h voltino (che nel caso analizzato essendo il locale di altezza paria 3 mt e la finestra alta 2.40 metri è pari a 60 cm)

l = aggetto che ostacola il rapporto e nel caso analizzato pari a mt 2

c= 0,60 cm

b= altezza finestra –(a+c)

riassumendo:” nel caso di luce proveniente dalle pareti perimetrali esterne degli ambienti abitabili le parti trasparenti, misurate convenzionalmente al lordo dei telai degli infissi, non devono avere arca complessiva inferiore a 1/8 di quella della superficie del pavimento degli ambienti stessi quando la profondità del pavimento di ogni singolo ambiente non superi 2,5 volte l’altezza da terra del punto più elevato della superficie finestrata.”.

Schema rapporti illiuminanti

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