Locazione immobiliare: la nuova guida A.N.C.E.

L’A.N.C.E. (Associazione Nazionale Costruttori Edili) ha pubblicato recentemente la nuova guida dedicata alle locazioni di immobile in relazione al Fisco, dal titolo: ”Locazioni immobiliari e Fisco. Guida pratica 2019″

Scrive l’A.N.C.I.: “La crisi che ha colpito il settore immobiliare e le difficoltà di accesso alla proprietà hanno indirizzato sia i privati investitori che i soggetti esercenti attività d’impresa verso un nuovo concetto di “abitare”, con una domanda sempre più vigorosa di abitazioni in locazione.”

I fattori che stanno determinando questo cambiamento possono riassumersi nei seguenti punti:

  • crescita economica non stabilizzata;
  • accesso al credito decisamente selettivo;
  • politiche fiscali disincentivanti, specialmente sul tema della seconda casa;
  • stock immobiliare datato che non soddisfa l’utenza finale.

Nella realtà odierna, in continua evoluzione è necessaria, sempre secondo l’Associazione, una politica fiscale che sappia rispondere alle nuove esigenze abitative e all’incremento della domanda nel comparto delle locazioni residenziali. Il continuo cambiamento della fiscalità relativa al mondo delle locazioni immobiliari rende sempre più difficile comprendere l’esatto costo fiscale di un investimento immobiliare, elemento importantissimo per chi oggi voglia ancora investire nel “mattone” e mettere a reddito l’investimento.

Proprio al fine di facilitare l’accesso a questo settore “l’ANCE ha messo a punto una nuova guida fiscale incentrata sul regime impositivo delle locazioni immobiliari aventi ad oggetto fabbricati abitativi e fabbricati strumentali, che si propone quale strumento operativo di semplice ed immediata consultazione.”

La guida, riepilogando il sistema di imposte cui sono sottoposte le locazioni immobiliari pone l’attenzione al duplice profilo delle imposte dirette (IRPEF/IRES) e delle imposte indirette (REGISTRO/IVA). Procede suddividendo gli immobili “abitativi”, distinti al Gruppo catastale “A” fatta eccezione per la A10 relativa a uffici e studi professionali, dagli immobili degli altri Gruppo Catastali. Un’ulteriore distinzione viene determinata sulla base della natura del soggetto locatore. È, infatti, possibile distinguere tra contratti stipulati da privati (non esercenti attività d’impresa, o di arti e professioni), oppure da imprese poiché la qualifica rivestita dal locatore (privato o impresa) assume particolare rilevanza sia ai fini delle imposte dirette, sia per quel che riguarda il regime delle imposte indirette (IVA/Registro).

Si segnala infine l’importante novità in materia di locazioni, introdotta dal “Decreto Crescita”. Nello specifico, l’art. 3- quinquies del D.L. 30.04.2019, n. 34, ha stabilito che i canoni non riscossi, relativi ai contratti di locazione di immobili abitativi sottoscritti a partire dal 1° gennaio 2020, non concorreranno a formare il reddito, a condizione che la mancata percezione sia comprovata dall’intimazione dello sfratto per morosità oppure dall’ingiunzione di pagamento. Sarà, dunque, possibile anticipare il momento a partire dal quale il locatore evita la tassazione di somme non percepite senza dover attendere la conclusione del procedimento di convalida dello sfratto.

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